Hunger games-Catching fire è il
secondo capitolo tratto dalla fortunata saga di libri scritti da
Suzanne Collins.
Katniss Everdeen in una scena del primo film.
Ci troviamo nuovamente a Panem, luogo
immaginario nel quale è ambientato il film. Katniss, la
protagonista, dopo aver vinto la 74esima edizione degli Hunger games
insieme al suo compagno di distretto Peeta (e infrangendo quindi una
delle regole principali dei giochi, che prevedono un solo vincitore)
conduce una vita agiata nel villaggio dei vincitori, in contrasto con
la miseria che affligge il suo distretto di appartenenza, il
distretto 12.
Ma la sua vittoria è vista male da
Capitol City, la capitale di panem: infatti i vari distretti hanno
iniziato delle rivolte dopo la fine degli ultimi giochi,
rivoluzionari per la prima vittoria di due gareggianti.
Il presidente in persona fa visita a
Katniss e la minaccia, dicendole che se non riuscirà a risultare
credibile nella sua messinscena (nel primo film infatti aveva finto
di essere così innamorata di Peeta da non poter vivere senza di
lui), calmando così le acque, farà del male alle persone a lei
care, incluso il suo migliore amico Gale.
Il tour della vittoria ha così inizio,
e Katniss si trova davanti a distretti sempre più oppressi dalla
crudele dittatura di Capitol City. Ogni tentativo di ribellione è
duramente punito.
Il tour si conclude nella capitale,
dove invece il lusso e lo spreco sono all'ordine del giorno per gli
abitanti; qui il presidente fa capire a Katniss che il suo tentativo
non ha avuto successo.
Successivamente vediamo Katniss tornare
a casa, apparentemente alla normalità. Si avvicinano però i 75esimi
Hunger Games, e assistiamo al presidente che annuncia che quest'anno
saranno molto speciali: infatti i partecipanti saranno scelti tra i
vincitori ancora in vita. Per questo Katniss dovrà partecipare: è
l'unica femmina vincitrice del distretto 12.
La protagonista quindi è di nuovo
costretta a dire addio ai suoi cari, e con lei Peeta, che ha scelto
di tornare volontariamente nell'arena per proteggerla: è infatti da
sempre innamorato di lei.
Torniamo dunque a Capitol City, dove
giunge il tanto atteso giorno di inizio dei giochi. Questa volta
l'ambientazione è su un'isola, e Katniss si troverà, coi suoi
inaspettati alleati, a dover affrontare ogni genere di sfide.
All'improvviso però assistiamo ad un
colpo di scena: durante un piano organizzato dalla squadra di alleati
di Katniss, l'invisibile tetto dell'arena viene fatto esplodere, ed
un aereo sopraggiunge portando via la nostra giovane eroina. Al suo
risveglio scopriremo la verità: tutto ciò è stato architettato fin
dall'inizio per portare via illesa la “ghiandaia imitatrice”,
fondamentale simbolo della rivolta. Durante il piano però qualcosa è
andato storto: Peeta e Jenna, altro membro della squadra, sono stati
portati via da Capitol City. Il film si conclude quindi con una
Katniss disperata per aver perso il suo compagno, ma determinata a
vendicarsi sull'ostile città.
Il film mi è piaciuto poiché rimane
fedele alla trama originaria, e la protagonista è diventata ormai un
simbolo di forza e coraggio contro l'oppressione del sistema in cui
vive.
Inoltre mi è piaciuto il modo di
recitare di Jennifer Lawrence, che si è a pieno immedesimata nel suo
personaggio.
Da sinistra Josh Hutcherson, ovvero Peeta, Jennifer Lawrence alias Katniss e Liam Hemsworth
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