POLITICA
Si è alzato un gran polverone in questa ultima settimana nella politica italiana. Divisioni, minacce e ultimatum sono all' ordine del giorno in un periodo in cui dovrebbe essere il contrario, se non tanto per i politici stessi quantomeno per il Paese.
E così da una parte troviamo il PDL che non è più tale, perché Alfano ha deciso di creare una nuova forza di centro destra e i sostenitori di Berlusconi sono tornati a Forza Italia, un po' ammaccati e molto delusi “tradimento” subìto che li ha portati in minoranza.
Per i candidati alle primarie del PD questa è la settimana decisiva, tra Renzi che un po' troppo sicuro di avere la vittoria in pugno che mette fretta al governo Letta, e Cuperlo che conduce una campagna forse troppo sottotono rispetto agli avversari senza conquistare apparentemente gli ascoltatori.
Si è alzato un gran polverone in questa ultima settimana nella politica italiana. Divisioni, minacce e ultimatum sono all' ordine del giorno in un periodo in cui dovrebbe essere il contrario, se non tanto per i politici stessi quantomeno per il Paese.
E così da una parte troviamo il PDL che non è più tale, perché Alfano ha deciso di creare una nuova forza di centro destra e i sostenitori di Berlusconi sono tornati a Forza Italia, un po' ammaccati e molto delusi “tradimento” subìto che li ha portati in minoranza.
Per i candidati alle primarie del PD questa è la settimana decisiva, tra Renzi che un po' troppo sicuro di avere la vittoria in pugno che mette fretta al governo Letta, e Cuperlo che conduce una campagna forse troppo sottotono rispetto agli avversari senza conquistare apparentemente gli ascoltatori.
Beppe grillo al V day 2013 |
Grillo durante questi 'V day' avvenuti a Genova incalza il presidente della repubblica e i partiti da lui definiti 'cadaveri' affinché si facciano da parte, dicendosi pronto a dar loro" l' estrema unzione" e chiede, o meglio grida, che sia fatto un referendum per decidere se mantenere come moneta unica l' euro davanti ai 40 mila che hanno assistito al suo show in piazza, arrivando da tutta Italia.
Intanto il parlamento dopo la decadenza di Berlusconi come senatore, Letta e Alfano cercano di tenere insieme una maggioranza che si sta sgretolando, e che dovrà essere confermata alle Camere l' 11 dicembre.
E arriviamo agli italiani, che osservano tutto questo: alcuni appoggiando l'uno o l'altro candidato, altri scendendo in piazza per difendere i loro diritti; e altri ancora, la maggior parte sfortunatamente, che si arrendono, davanti a quella che sembra una situazione insormontabile, diventando sempre più disinteressati, attoniti e pronti a maledire chi sta ai vertici di questo paese e "pensa solo a sé".
Non è che forse, oltre che alla fiducia delle Camere i nostri politici dovrebbero preoccuparsi di riconquistare anche la fiducia del popolo che hanno l'obbligo di rappresentare?
Camilla K. Messour
Camilla K. Messour
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