Ormai
da due anni, in Grecia e in primis ad Atene, dove
gli effetti della crisi economica sono più evidenti,
è nata una nuova pericolosissima droga, la sisa .
Le
fonti riferiscono che abbia iniziato a circolare nel quartiere
Exarchia, nel mentre di moti rivoluzionari e anarchici. L'etimologia
della parola deriva dal termine shisha,usato in persiano per indicare
il vetro della pipetta dove fumarla, ricavata da vecchie lampadine
riciclate.
Questa
droga, chiamata in gergo cocaina dei poveri, (per il suo costo che
varia da uno a tre euro per una dose) si è diffusa rapidamente
perché è facile procurarsela. E' una forma di metanfetamina con
l'aggiunta di acidi di batteria.
Dopo
l'assunzione gli effetti sono immediati, e portano a violenza
compulsiva, astrazione sensoriale e ad uno stato di esagitazione. Gli
effetti prolungati sono: insonnia, che porta l'individuo al
nervosismo quindi a crisi sempre più forti di violenza nelle
assunzioni successive, attacchi cardiaci, piaghe sulla pelle, ascessi
pieni di pus e malfunzionamento degli organi interni. Gli effetti di
questa droga sono devastanti: dopo che è entrata in dipendenza,
secondo molte testimonianze, una persona indipendentemente dall'età
ha circa 8-9 mesi di vita.
I
problemi che questo narcotico porta alla popolazione locale sono
principalmente la trasmissione dell'HIV, incrementata del 52% secondo
una statistica di settembre: non si hanno soldi per comprare aghi
sterili, inoltre basta avere un taglio sul labbro per il contagio
attraverso la pipa. Altro problema per la popolazione è l'aumento
degli stupri e delle violenze, per l'aggressività che porta la sisa.
Il
governo si vede impotente davanti a questa situazione sovrastante:
per la disoccupazione e i tagli sulla sanità molte infrastrutture
sanitarie pubbliche, come la più importante di Atene, la Okana, che
si occupava della cura dei tossicodipendenti, hanno dovuto chiudere.
Un
tossicodipendente nel centro di Atene.
Verso
marzo del 2013, il ministero dell'ordine pubblico e il ministero
della salute hanno dato inizio all'operazione Thetis per risolvere
il problema, facendo per mezzo della polizia sequestri di massa nelle
piazze centrali di Atene, per poi portare i tossicodipendenti al
centro di smistamento di Amygdaleza, alla periferia della città,
dove senza il loro consenso vengono fatti esami e perquisizioni.
Molti civili hanno visto questa mossa del governo come un modo per
allontanare dal centro città questi individui, ma non di certo come
un metodo efficace per risolvere il problema.
Il
costante aumento dell'assunzione di questa droga è il simbolo del
degrado della popolazione greca a causa della crisi: molte persone
che si sono ritrovate a vivere per strada hanno iniziato a farne uso
per disperazione.
Testimonianza
per le strade di Atene di un tossicodipedente.
Nessun commento:
Posta un commento