domenica 1 dicembre 2013

SISA, la cocaina dei poveri Grillo



Ormai da due anni, in Grecia e in primis ad Atene, dove gli effetti della crisi economica sono più evidenti, è nata una nuova pericolosissima droga, la sisa .
Le fonti riferiscono che abbia iniziato a circolare nel quartiere Exarchia, nel mentre di moti rivoluzionari e anarchici. L'etimologia della parola deriva dal termine shisha,usato in persiano per indicare il vetro della pipetta dove fumarla, ricavata da vecchie lampadine riciclate.
Questa droga, chiamata in gergo cocaina dei poveri, (per il suo costo che varia da uno a tre euro per una dose) si è diffusa rapidamente perché è facile procurarsela. E' una forma di metanfetamina con l'aggiunta di acidi di batteria.
Dopo l'assunzione gli effetti sono immediati, e portano a violenza compulsiva, astrazione sensoriale e ad uno stato di esagitazione. Gli effetti prolungati sono: insonnia, che porta l'individuo al nervosismo quindi a crisi sempre più forti di violenza nelle assunzioni successive, attacchi cardiaci, piaghe sulla pelle, ascessi pieni di pus e malfunzionamento degli organi interni. Gli effetti di questa droga sono devastanti: dopo che è entrata in dipendenza, secondo molte testimonianze, una persona indipendentemente dall'età ha circa 8-9 mesi di vita.
I problemi che questo narcotico porta alla popolazione locale sono principalmente la trasmissione dell'HIV, incrementata del 52% secondo una statistica di settembre: non si hanno soldi per comprare aghi sterili, inoltre basta avere un taglio sul labbro per il contagio attraverso la pipa. Altro problema per la popolazione è l'aumento degli stupri e delle violenze, per l'aggressività che porta la sisa.
Il governo si vede impotente davanti a questa situazione sovrastante: per la disoccupazione e i tagli sulla sanità molte infrastrutture sanitarie pubbliche, come la più importante di Atene, la Okana, che si occupava della cura dei tossicodipendenti, hanno dovuto chiudere.
Un tossicodipendente nel centro di Atene.
Verso marzo del 2013, il ministero dell'ordine pubblico e il ministero della salute hanno dato inizio all'operazione Thetis per risolvere il problema, facendo per mezzo della polizia sequestri di massa nelle piazze centrali di Atene, per poi portare i tossicodipendenti al centro di smistamento di Amygdaleza, alla periferia della città, dove senza il loro consenso vengono fatti esami e perquisizioni. Molti civili hanno visto questa mossa del governo come un modo per allontanare dal centro città questi individui, ma non di certo come un metodo efficace per risolvere il problema.
Il costante aumento dell'assunzione di questa droga è il simbolo del degrado della popolazione greca a causa della crisi: molte persone che si sono ritrovate a vivere per strada hanno iniziato a farne uso per disperazione.
Testimonianza per le strade di Atene di un tossicodipedente.

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