Rivelati i gironi dei mondiali 2014
A trasmettere questa sconvolgente notizia, in Italia riportata da Panorama, è stata la tv cilena 24 Horas; qualche giorno fa un gruppo di informatici sarebbe, probabilmente, riuscito ad entrare nelle stanze segrete della Fifa per scoprire diverse informazioni sulla composizione dei gruppi della fase finale del 2014. Dunque teoricamente sarebbero già stati resi pubblici gli abbinamenti che il governo del calcio mondiale pubblicherà il prossimo 6 dicembre. La squadra di Prandelli, insieme a Belgio, Honduras e Costa d'Avorio sarebbero probabilmente state inserite all'interno del medesimo gruppo. Non sono
state altrettanto fortunate invece le squadre appartenenti al girone A formato da
Brasile, i padroni di casa, Messico, Inghilterra e Francia. La sfida tra i due giocatori ritenuti i più forti al mondo: Messi e Ronaldo.
Sembra che prima di questo ci sia stato un altro attacco hacker subito dal sito ufficiale della fifa: lo scorso anno un gruppo anonimo di hacker decise di attaccare il sito della federazione, inventandone uno identico.
Questi sono i gironi ipotizzati dagli hacker.
Gruppo A: Brasile, Messico, Inghilterra, Francia
Gruppo B: Uruguay, Ghana, Giappone, Grecia
Gruppo C: Colombia, Costa Rica, Bosnia, Camerun
Gruppo D:Germania, Olanda, Cile, Australia
Gruppo E: Belgio, Honduras, Costa d’Avorio,Italia
Gruppo F: Svizzera, Russia, Nigeria, Usa
Gruppo G: Argentina, Portogallo, Iran, Algeria
Gruppo H: Spagna, Croazia, Corea del Sud, Ecuador
Ovviamente si tratta di un falso,eseguito da qualcuno che si è divertito a diffondere una notizia non attendibile; per conoscere i veri gironi, bisognerà aspettare il 6 dicembre.
(Becchio Mara, Colombo Bianca, Costamagna Camilla)
giovedì 5 dicembre 2013
La stampa assume una nuova dimensione
Le nuove stampanti 3d
Capita spesso di fantasticare su come sarebbe utile poter stampare oggetti e progetti direttamente in tre dimensioni: ora queste stampanti sono divenate un'alternativa valida e sempre più diffusa alla creazione manuale di oggetti. La stampa 3D è la naturale evoluzione della stampa 2D e negli ultimi anni il costo è diminuito favorendone l'ingresso negli uffici: in Francia, per esempio, vi sono 3 stampanti 3d nelle poste a disposizione del pubblicon per realizzare piccoli oggetti mentre per gli utenti più esperti è ormai reale la creazione di modellini plastici. In Finlandia invece un designer ha lanciato l'idea di scarpe, i cui file sono disponibili a tutti a costo zero, stampabili tramite stampanti 3d oppure a pagamento tramite il sito internet.
In America, la stampante 3d ha permesso ad un bambino di 10 anni, Leon McCarthy, di possedere una protesi per la mano sinistra. Per riuscire a poter utilizzare le dita e la mano, mai avuti, il costo sarebbe stato di almeno 10mila euro, una cifra troppo alta per i genitori. Un amico del padre, che aveva appena acquistato una stampante 3d, ha collaborato con il genitore per la creazione di una protasi fino ad arrivare alla convinzione che il loro progetto era realizzabile. Sebbene all'inizio l'estetica fosse scadente, con l'aiuto di alcuni membri del gruppo di Google Plus, i due sono riusciti a realizzare un arto il cui costo era di soli 5 dollari. L'obiettivo è quello di riuscire a realizzare arti per tutti coloro che non possono permettersene uno. La sensibilità verso l’innovazione tecnologica non è certo all’ordine del giorno. Perciò è stata creata la sezione 3D printing all’interno del sito DonorsChoose.org , che raccoglie fondi per le scuole in modo da poterle rifornire di stampanti 3d; i partner dell’iniziativa, si impegnano ad aumentare la formazione e l’informazione su ciò che possono davvero fare, tra cui purtroppo pistole e altre armi da fuoco.
« La stampa tridimensionale rende economico creare singoli oggetti tanto quanto crearne migliaia e quindi mina le economie di scala. Essa potrebbe avere sul mondo un impatto così profondo come lo ebbe l'avvento della fabbrica... Proprio come nessuno avrebbe potuto predire l'impatto del motore a vapore nel 1750 — o della macchina da stampa nel 1450, o del transistor nel 1950 — è impossibile prevedere l'impatto a lungo termine della stampa 3D. Ma la tecnologia sta arrivando, ed è probabile che sovverta ogni campo che tocchi. » (The Economist, in un editoriale del 10 febbraio 2011)
Fonti: La Stampa, La Stampa, Panorama, Il Corriere,
(Becchio Mara, Colombo Bianca, Costamagna Camilla)
Capita spesso di fantasticare su come sarebbe utile poter stampare oggetti e progetti direttamente in tre dimensioni: ora queste stampanti sono divenate un'alternativa valida e sempre più diffusa alla creazione manuale di oggetti. La stampa 3D è la naturale evoluzione della stampa 2D e negli ultimi anni il costo è diminuito favorendone l'ingresso negli uffici: in Francia, per esempio, vi sono 3 stampanti 3d nelle poste a disposizione del pubblicon per realizzare piccoli oggetti mentre per gli utenti più esperti è ormai reale la creazione di modellini plastici. In Finlandia invece un designer ha lanciato l'idea di scarpe, i cui file sono disponibili a tutti a costo zero, stampabili tramite stampanti 3d oppure a pagamento tramite il sito internet.
Stampante 3d |
« La stampa tridimensionale rende economico creare singoli oggetti tanto quanto crearne migliaia e quindi mina le economie di scala. Essa potrebbe avere sul mondo un impatto così profondo come lo ebbe l'avvento della fabbrica... Proprio come nessuno avrebbe potuto predire l'impatto del motore a vapore nel 1750 — o della macchina da stampa nel 1450, o del transistor nel 1950 — è impossibile prevedere l'impatto a lungo termine della stampa 3D. Ma la tecnologia sta arrivando, ed è probabile che sovverta ogni campo che tocchi. » (The Economist, in un editoriale del 10 febbraio 2011)
Fonti: La Stampa, La Stampa, Panorama, Il Corriere,
(Becchio Mara, Colombo Bianca, Costamagna Camilla)
lunedì 2 dicembre 2013
Giorni nostri
Torino, 1 dicembre 2013
POLITICA
Si è alzato un gran polverone in questa ultima settimana nella politica italiana. Divisioni, minacce e ultimatum sono all' ordine del giorno in un periodo in cui dovrebbe essere il contrario, se non tanto per i politici stessi quantomeno per il Paese.
E così da una parte troviamo il PDL che non è più tale, perché Alfano ha deciso di creare una nuova forza di centro destra e i sostenitori di Berlusconi sono tornati a Forza Italia, un po' ammaccati e molto delusi “tradimento” subìto che li ha portati in minoranza.
Per i candidati alle primarie del PD questa è la settimana decisiva, tra Renzi che un po' troppo sicuro di avere la vittoria in pugno che mette fretta al governo Letta, e Cuperlo che conduce una campagna forse troppo sottotono rispetto agli avversari senza conquistare apparentemente gli ascoltatori.
Si è alzato un gran polverone in questa ultima settimana nella politica italiana. Divisioni, minacce e ultimatum sono all' ordine del giorno in un periodo in cui dovrebbe essere il contrario, se non tanto per i politici stessi quantomeno per il Paese.
E così da una parte troviamo il PDL che non è più tale, perché Alfano ha deciso di creare una nuova forza di centro destra e i sostenitori di Berlusconi sono tornati a Forza Italia, un po' ammaccati e molto delusi “tradimento” subìto che li ha portati in minoranza.
Per i candidati alle primarie del PD questa è la settimana decisiva, tra Renzi che un po' troppo sicuro di avere la vittoria in pugno che mette fretta al governo Letta, e Cuperlo che conduce una campagna forse troppo sottotono rispetto agli avversari senza conquistare apparentemente gli ascoltatori.
Beppe grillo al V day 2013 |
Grillo durante questi 'V day' avvenuti a Genova incalza il presidente della repubblica e i partiti da lui definiti 'cadaveri' affinché si facciano da parte, dicendosi pronto a dar loro" l' estrema unzione" e chiede, o meglio grida, che sia fatto un referendum per decidere se mantenere come moneta unica l' euro davanti ai 40 mila che hanno assistito al suo show in piazza, arrivando da tutta Italia.
Intanto il parlamento dopo la decadenza di Berlusconi come senatore, Letta e Alfano cercano di tenere insieme una maggioranza che si sta sgretolando, e che dovrà essere confermata alle Camere l' 11 dicembre.
E arriviamo agli italiani, che osservano tutto questo: alcuni appoggiando l'uno o l'altro candidato, altri scendendo in piazza per difendere i loro diritti; e altri ancora, la maggior parte sfortunatamente, che si arrendono, davanti a quella che sembra una situazione insormontabile, diventando sempre più disinteressati, attoniti e pronti a maledire chi sta ai vertici di questo paese e "pensa solo a sé".
Non è che forse, oltre che alla fiducia delle Camere i nostri politici dovrebbero preoccuparsi di riconquistare anche la fiducia del popolo che hanno l'obbligo di rappresentare?
Camilla K. Messour
Camilla K. Messour
Spedizione su Marte
Torino, 28 Novembre 2013
Non è ormai più fantascienza la colonizzazione di un pianeta, in particolare se si sta parlando di Marte.
A questo scopo nel 2011 è nato un vero e proprio progetto, il progetto Mars One, che intende portare una colonia permanente di 20 esseri umani sul pianeta rosso entro e non oltre il 2033.
I fortunati verranno scelti dopo una attentissima selezione e una altrettanto lunga preparazione: essendo un viaggio di sola andata, i futuri coloni oltre a dover essere in perfetta salute dovranno sapere e saper fare tutto, dalla fisica alla chirurgia, in modo da essere totalmente autosufficenti e da non dipendere da nessuno in caso di incidenti nella colonia.
Ma oltre a questo, ci saranno molti test psicologici ad attendere i candidati, per prepararli all'idea di abbandonare definitivamente tutto ciò che li ha circondati in tutta la loro vita e andare a vivere in un complesso di poche capsule spaziali. Alla base di questi esperimenti, Mars One intende trasformare in un vero e proprio reality show la missione rendendo visibile a tutto il mondo l'attività dei coloni sia nelle prove sulla terra sia quando la missione vera e propria avrà luogo.
Ecco come si presenta il progetto Mars One
Si sono pensate le possibili zone in cui si stabilirà l'insediamento, tra le quali spiccano:
Colonizzazione di Marte
Non è ormai più fantascienza la colonizzazione di un pianeta, in particolare se si sta parlando di Marte.
A questo scopo nel 2011 è nato un vero e proprio progetto, il progetto Mars One, che intende portare una colonia permanente di 20 esseri umani sul pianeta rosso entro e non oltre il 2033.
fonte: www.media.inaf.it |
Ma oltre a questo, ci saranno molti test psicologici ad attendere i candidati, per prepararli all'idea di abbandonare definitivamente tutto ciò che li ha circondati in tutta la loro vita e andare a vivere in un complesso di poche capsule spaziali. Alla base di questi esperimenti, Mars One intende trasformare in un vero e proprio reality show la missione rendendo visibile a tutto il mondo l'attività dei coloni sia nelle prove sulla terra sia quando la missione vera e propria avrà luogo.
Ecco come si presenta il progetto Mars One
- 2013: selezione dei primi 40 astronauti e costruzione di un primo modello a scala della colonia per garantire l'addestramento
- 2014: produzione del primo satellite per le comunicazioni Marte-Terra
- 2016: missione di lancio con una prima capsula contenente 2500 kg di cibo
- 2018: lancio di un rover per scegliere la posizione migliore in cui disporre la colonia
- 2021: lancio di altre sei capsule e un altro rover. le capsule saranno suddivise in due unità di sussisitenza, due di supporto vitale e due di rifornimenti
- 2022: lancio di un primo gruppo di quattro coloni su Marte
- 2023: arrivo su Marte del primo gruppo di coloni
- 2025: arrivo del secondo gruppo di coloni
- 2033: la colonia raggiungerà i 20 individui
Panoramica della superficie marziana vista da un rover |
Si sono pensate le possibili zone in cui si stabilirà l'insediamento, tra le quali spiccano:
vista di Valles Marineris (al centro) |
- le regioni polari: grazie alla presenza di una grande quantità d'acqua (ovviamente ghiacciata) e alla possibilità di rimanere perennemente in contatto con la terra, è una delle zone più favorevoli allo sviluppo di una colonia.
- regioni equatoriali: nelle zone equatoriali di Marte si sono riscontrate molte tipologie di terreno molto interessanti. va però preso in considerazione l'alta variabilità stagionale, con temperature che vanno da -140 °C d'inverno ai 20 °C d'estate.
- Valles Marineris: è stato individuata una grossa spaccatura nel suolo marziano, un vero e proprio canyon che si estende per 3000 km di lunghezza e 700 km di larhezza, con una profondità media di 8 km. questo fa sì che la pressione nelle zone più basse sia più elevata e dunque adatta allo sviluppo di un atmosfera simile a quella terrestre
Berta Amedeo
domenica 1 dicembre 2013
GALLIANI VS MILAN: SCOPPIA IL CASO
Galliani si dimette, anzi no. È questa la sintesi di una giornata turbolenta per il Milan e per tutto il calcio italiano. Adriano Galliani, amministratore delegato del Milan dal 1986, ieri, in tarda mattinata ha annunciato le dimissioni.
da: www.sportmediaset.it |
Lo stesso Galliani ha spiegato ha spiegato le proprie motivazioni, sostenendo di aver ricevuto un grave danno alla sua reputazione, ovviamente da Barbara Berlusconi che ormai da tempo "stuzzica" l'a.d con dichiarazioni polemiche sulla politica societaria e sul mercato. Galliani si è stancato di "esser trattato male" nonostante sia considerato uno dei top manager in Europa e abbia chiuso in pareggio di bilancio gli ultimi due anni. L' amministratore delegato inoltre ha respinto anche le accuse di Barbara sul mercato, avendo già acquistato per gennaio due giocatori di qualità come il trequartista Honda e il difensore Ramì a costo zero.
IL DIETROFRONT DOPO IL VERTICE CON BERLUSCONI
www.calcioweb.eu |
Galliani dunque rimane al Milan come amministratore delegato ma, come annunciato dal presidente, dividerà il suo incarico con Barbara Berlusconi. Lo storico dirigente del Milan si occuperà del settore sportivo, la figlia Barbara invece "degli altre attività sociali".
Il Milan è ritornato in momentanea serenità ma sarà una pace o solo una tregua?
FONTI: La Repubblica, La Stampa
di Glauco De Giulio
VETTEL tira giù il POKER
VETTEL, è lui l'uomo Formula UNO
Quest'anno ha vinto il mondiale F1 piloti per la quarta volta consecutiva, e lo ha fatto con tre gare d'anticipo, ha solo 26 anni e si chiama Sebastian VETTEL.
Vettel dopo la conquista del 4° titolo consecutivo da: Rai |
All'inizio di questo campionato sembrava che la leadership di Seb potesse essere insidiata da quattro campioni del mondo con la voglia di tornare in cima alla Hall of Fame dell' F1, Alonso sulla rossa di Maranello, Raikkonen in Lotus e Hamilton con la Mercedes. Questo presentimento non si è mai concretizzato dato che dopo la pausa estiva l'accoppiata RB9-Vettel ha vinto le 9 gare rimanenti.
Vettel e la RB9 in India da: Autoblog |
Vettel ha poi festeggiato sfogando il suo V8 in un donuts sul traguardo di fronte agli spettatori entusiasti.
Non poteva chiedere di meglio, lui lo sa, la supremazia Red Bull in questi anni è stata devastante e tutte le ultime macchine hanno avuto prestazioni fenomenali che gli hanno dato una mano a vincere 4 mondiali consecutivi. Il pilota dopo i donuts ha reso grazie inginocchiandosi di fronte ad "hungry heidi".
Vettel si inchina alla sua "hungry heidi" da: Red Bull Motorsports F1 |
Sono anche su twitter, seguimi @Yuriice38
Hunger games-Catching fire Grillo
Hunger games-Catching fire è il
secondo capitolo tratto dalla fortunata saga di libri scritti da
Suzanne Collins.
Katniss Everdeen in una scena del primo film.
Ci troviamo nuovamente a Panem, luogo
immaginario nel quale è ambientato il film. Katniss, la
protagonista, dopo aver vinto la 74esima edizione degli Hunger games
insieme al suo compagno di distretto Peeta (e infrangendo quindi una
delle regole principali dei giochi, che prevedono un solo vincitore)
conduce una vita agiata nel villaggio dei vincitori, in contrasto con
la miseria che affligge il suo distretto di appartenenza, il
distretto 12.
Ma la sua vittoria è vista male da
Capitol City, la capitale di panem: infatti i vari distretti hanno
iniziato delle rivolte dopo la fine degli ultimi giochi,
rivoluzionari per la prima vittoria di due gareggianti.
Il presidente in persona fa visita a
Katniss e la minaccia, dicendole che se non riuscirà a risultare
credibile nella sua messinscena (nel primo film infatti aveva finto
di essere così innamorata di Peeta da non poter vivere senza di
lui), calmando così le acque, farà del male alle persone a lei
care, incluso il suo migliore amico Gale.
Il tour della vittoria ha così inizio,
e Katniss si trova davanti a distretti sempre più oppressi dalla
crudele dittatura di Capitol City. Ogni tentativo di ribellione è
duramente punito.
Il tour si conclude nella capitale,
dove invece il lusso e lo spreco sono all'ordine del giorno per gli
abitanti; qui il presidente fa capire a Katniss che il suo tentativo
non ha avuto successo.
Successivamente vediamo Katniss tornare
a casa, apparentemente alla normalità. Si avvicinano però i 75esimi
Hunger Games, e assistiamo al presidente che annuncia che quest'anno
saranno molto speciali: infatti i partecipanti saranno scelti tra i
vincitori ancora in vita. Per questo Katniss dovrà partecipare: è
l'unica femmina vincitrice del distretto 12.
La protagonista quindi è di nuovo
costretta a dire addio ai suoi cari, e con lei Peeta, che ha scelto
di tornare volontariamente nell'arena per proteggerla: è infatti da
sempre innamorato di lei.
Torniamo dunque a Capitol City, dove
giunge il tanto atteso giorno di inizio dei giochi. Questa volta
l'ambientazione è su un'isola, e Katniss si troverà, coi suoi
inaspettati alleati, a dover affrontare ogni genere di sfide.
All'improvviso però assistiamo ad un
colpo di scena: durante un piano organizzato dalla squadra di alleati
di Katniss, l'invisibile tetto dell'arena viene fatto esplodere, ed
un aereo sopraggiunge portando via la nostra giovane eroina. Al suo
risveglio scopriremo la verità: tutto ciò è stato architettato fin
dall'inizio per portare via illesa la “ghiandaia imitatrice”,
fondamentale simbolo della rivolta. Durante il piano però qualcosa è
andato storto: Peeta e Jenna, altro membro della squadra, sono stati
portati via da Capitol City. Il film si conclude quindi con una
Katniss disperata per aver perso il suo compagno, ma determinata a
vendicarsi sull'ostile città.
Il film mi è piaciuto poiché rimane
fedele alla trama originaria, e la protagonista è diventata ormai un
simbolo di forza e coraggio contro l'oppressione del sistema in cui
vive.
Inoltre mi è piaciuto il modo di
recitare di Jennifer Lawrence, che si è a pieno immedesimata nel suo
personaggio.
Da sinistra Josh Hutcherson, ovvero Peeta, Jennifer Lawrence alias Katniss e Liam Hemsworth
SISA, la cocaina dei poveri Grillo
Ormai
da due anni, in Grecia e in primis ad Atene, dove
gli effetti della crisi economica sono più evidenti,
è nata una nuova pericolosissima droga, la sisa .
Le
fonti riferiscono che abbia iniziato a circolare nel quartiere
Exarchia, nel mentre di moti rivoluzionari e anarchici. L'etimologia
della parola deriva dal termine shisha,usato in persiano per indicare
il vetro della pipetta dove fumarla, ricavata da vecchie lampadine
riciclate.
Questa
droga, chiamata in gergo cocaina dei poveri, (per il suo costo che
varia da uno a tre euro per una dose) si è diffusa rapidamente
perché è facile procurarsela. E' una forma di metanfetamina con
l'aggiunta di acidi di batteria.
Dopo
l'assunzione gli effetti sono immediati, e portano a violenza
compulsiva, astrazione sensoriale e ad uno stato di esagitazione. Gli
effetti prolungati sono: insonnia, che porta l'individuo al
nervosismo quindi a crisi sempre più forti di violenza nelle
assunzioni successive, attacchi cardiaci, piaghe sulla pelle, ascessi
pieni di pus e malfunzionamento degli organi interni. Gli effetti di
questa droga sono devastanti: dopo che è entrata in dipendenza,
secondo molte testimonianze, una persona indipendentemente dall'età
ha circa 8-9 mesi di vita.
I
problemi che questo narcotico porta alla popolazione locale sono
principalmente la trasmissione dell'HIV, incrementata del 52% secondo
una statistica di settembre: non si hanno soldi per comprare aghi
sterili, inoltre basta avere un taglio sul labbro per il contagio
attraverso la pipa. Altro problema per la popolazione è l'aumento
degli stupri e delle violenze, per l'aggressività che porta la sisa.
Il
governo si vede impotente davanti a questa situazione sovrastante:
per la disoccupazione e i tagli sulla sanità molte infrastrutture
sanitarie pubbliche, come la più importante di Atene, la Okana, che
si occupava della cura dei tossicodipendenti, hanno dovuto chiudere.
Un
tossicodipendente nel centro di Atene.
Verso
marzo del 2013, il ministero dell'ordine pubblico e il ministero
della salute hanno dato inizio all'operazione Thetis per risolvere
il problema, facendo per mezzo della polizia sequestri di massa nelle
piazze centrali di Atene, per poi portare i tossicodipendenti al
centro di smistamento di Amygdaleza, alla periferia della città,
dove senza il loro consenso vengono fatti esami e perquisizioni.
Molti civili hanno visto questa mossa del governo come un modo per
allontanare dal centro città questi individui, ma non di certo come
un metodo efficace per risolvere il problema.
Il
costante aumento dell'assunzione di questa droga è il simbolo del
degrado della popolazione greca a causa della crisi: molte persone
che si sono ritrovate a vivere per strada hanno iniziato a farne uso
per disperazione.
Testimonianza
per le strade di Atene di un tossicodipedente.
Nozze gay: diversi modi di affrontarle
Nozze gay: diversi modi di affrontarle
Russia: il rappresentate del Cremlino per i diritti dell'infanzia Pavel Astakhov ha dichiarato che le adozioni di bambini russi saranno consentite solamente in Italia. Il motivo di questa decisione è l'atteggiamento della legge italiana nei confronti dei matrimoni gay. Astakhov ha dichiarato che bambini russi non saranno affidati a paesi nei quali sono consentiti matrimoni omosessuali ed inoltre ha vietato l'adozione da parte di genitori single o dello stesso sesso, precludendo anche l'adozione ai genitori americani. L'Italia, quindi, grazie alla sua politica democratica, laica e mentalmente flessibile, è la prescelta per le adozioni di bambini russi, ad ognuno sta a giudicare se questo sia un onore o meno.
Fonti: La Stampa, esteri.
Opposta la situazione in Inghilterra. La Chiesa anglicana ha compiuto un notevole passo in avanti per quanto riguarda le coppie omosessuali, mostrando un visione progressista. Un consiglio di quattro vescovi si è riunito per risolvere la dibattuta questione dei matrimoni gay e al termine della seduta hanno consigliato di pentirsi per come sono stati trattati gli omosessuali ed hanno annunciato la possibilità di legalizzare i matrimoni dal 2014. Hanno anche subito chiarito che nè la liturgia nè gli insegnamenti subiranno alcuna modifica. La Chiesa anglicana aveva mostrato la sua politica aperta verso le coppie omosessuali già ad inizio anno, quando era stato concesso ai preti omosessuali di divenire vescovi. L'Arcivescovo della Chiesa d'Inghilterra, nonostante si sia dichiarato contrario ai matrimoni gay, ha ammesso che una vera e propria rivoluzione sta avvenendo nei confronti della questione dell'omosessualità.
Fonti: La Stampa, esteri.
Famiglia di Neil Patrick Harris, conosciuto in Italia per la sitcom "How I met your mother".
(Becchio Mara, Colombo Bianca, Costamagna Camilla)
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Ragazzino sequestrato ad Aosta per un debito di 6 mila euro
Arrestati
due uomini per aver sequestrato e picchiato un ragazzino per un debito di 6
mila euro
Una parteateriale sequestrato dalla questura (Foto da laStampa.it) |
L’operazione
pusher in erba condotta dalla squadra mobile della questura di Aosta si è
conclusa con l’arresto di due uomini
di origine marocchina: Essaid El Basraoui, di 21 anni e Mostafa Hamaras di 25
con l’accusa di spaccio ed estorsione pluriaggravati e continuati che sono
culminati con il sequestro per 6 ore di un ragazzino
valdostano che aveva contratto con i due pusher un debito di 6
mila euro e averlo picchiato per fargli firmare un foglio con cui si assumeva
le sue responsabilità.
I due pusher avevano escogitato un metodo per
adescare ragazzini che si recavano in via festaz, campo base di Basroui e
Hamaras, per consumare sostanze come marijuana o hashish gratis in realtà era tutta una trappola in
quanto questo poteva avvenire solo le prime volte; dopo questo breve periodo i
due uomini avanzavano l’offerta di collaborazione ai ragazzini per potersi
pagare le proprie dosi così i ragazzi procuravano sempre più compratori ai due spacciatori.
L’operazione è iniziata in autunno poiché, come
afferma il capo della questura Lorenzo Mesiano “girava troppa droga tra i
giovanissimi” parole pronunciate in seguito al sequestro di 20 grammi di
marijuana che un 17enne del posto stava vendendo a un ragazzino di soli 14
anni. Sono circa una ventina i ragazzi adescati dai due uomini che non
sarebbero nemmeno gli unici; indagati anche B.A. 35 anni anche lui marocchino
che sta già scontando una pena e sarebbe stato il rifornitore di Basraoui e
Hamaras; e I.F. 34 anni italiana, era l’amante di uno dei due pusher e si
fingeva un avvocato per persuadere i giovani a saldare i debiti
Questi debiti contratti dai ragazzi cominciavano a
essere considerati importanti a partire dai 1000 euro con un tetto di 6000 che
ha toccato proprio quel ragazzo. Per convincerlo a pagare lo hanno portato in
uno studio legale creato ad hoc per l’occasione e la donna fingendosi un
avvocato ha parlato al ragazzo facendogli capire sostanzialmente che se non
avesse pagato sarebbero stati costretti ad informare i suoi genitori che faceva
uso di droghe. Gli inquirenti lanciano un messaggio ai giovani per queste
situazioni invitando a denunciare l’accaduto e non avere paura.
Vittorio Morisetti
sabato 30 novembre 2013
Lui speriamo che se la cava
Martedì, 19 novembre 2013
Si è spento oggi a Napoli Marcello D'Orta, sessantenne, dopo una lunga battaglia contro il cancro.
Il maestro più famoso d'Italia stava scrivendo insieme al figlio Giacomo, teologo e frate, un libro in cui raccontare Gesù ai bambini.
É proprio ai bambini che aveva dedicato tutta la sua vita, come maestro elementare e poi come autore. Era infatti diventato celebre nel 1990, in seguito alla pubblicazione di "Io speriamo che me la cavo", una raccolta di sessanta temi di bambini della scuola elementare d Arzano (NA) da cui è stato tratto l'omonimo film di Lina Wertmuller con Paolo Villaggio.
Il titolo emblematico è la frase con cui un alunno concluse il suo tema sull'Apocalisse, ma sembrerebbe anche la speranza di un maestro che tutti i giorni ha saputo affrontare con intelligenza il degrado del nostro Sud. Dai testi emerge infatti la contrapposizione dell'immagine di una scuola "vecchia, scassata. Un Inferno", come viene definita da uno dei bambini, a quella di un insegnare che supera lo scolastico ed è volto alla formazione di valori e ideali. Per i suoi alunni è stato un vero punto di riferimento che li ha portati alla scoperta dei Paesi del mondo e della storia, senza trascurare le problematiche che devono tuttora affrontare quotidianamente come droga, prostituzione e una scolarizzazione minima. D'Orta è stato in grado di far parlare da sé la situazione attraverso quella che lui stesso ha definito "Una saggezza e una rassegnazione antica, un'allegria scanzonata e struggente nel suo candore sottoproletario" dei bambini.
Il libro, subito diventato best seller, è ora disponibile su Amazon, insieme al seguito "Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso", raccolta di temi sull'affettività.
I funerali del maestro si terranno domani alle ore 12 nella basilica di San Francesco di Paola, a Piazza Plebiscito, a Napoli e sarà suo figlio, padre Giacomo, a celebrare la funzione.
di Alice Zanca
fonti: La Stampa, Corriere della Sera, ANSA, Repubblica, Il Fatto Quotidiano
Addio a Marcello D'Orta, autore di "Io speriamo che me la cavo"
Marcello D'Orta (Napoli, 25-01-1953*19-11-2013) |
Il maestro più famoso d'Italia stava scrivendo insieme al figlio Giacomo, teologo e frate, un libro in cui raccontare Gesù ai bambini.
É proprio ai bambini che aveva dedicato tutta la sua vita, come maestro elementare e poi come autore. Era infatti diventato celebre nel 1990, in seguito alla pubblicazione di "Io speriamo che me la cavo", una raccolta di sessanta temi di bambini della scuola elementare d Arzano (NA) da cui è stato tratto l'omonimo film di Lina Wertmuller con Paolo Villaggio.
Il titolo emblematico è la frase con cui un alunno concluse il suo tema sull'Apocalisse, ma sembrerebbe anche la speranza di un maestro che tutti i giorni ha saputo affrontare con intelligenza il degrado del nostro Sud. Dai testi emerge infatti la contrapposizione dell'immagine di una scuola "vecchia, scassata. Un Inferno", come viene definita da uno dei bambini, a quella di un insegnare che supera lo scolastico ed è volto alla formazione di valori e ideali. Per i suoi alunni è stato un vero punto di riferimento che li ha portati alla scoperta dei Paesi del mondo e della storia, senza trascurare le problematiche che devono tuttora affrontare quotidianamente come droga, prostituzione e una scolarizzazione minima. D'Orta è stato in grado di far parlare da sé la situazione attraverso quella che lui stesso ha definito "Una saggezza e una rassegnazione antica, un'allegria scanzonata e struggente nel suo candore sottoproletario" dei bambini.
Il libro, subito diventato best seller, è ora disponibile su Amazon, insieme al seguito "Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso", raccolta di temi sull'affettività.
"Io speriamo che me la cavo "Romeo e Giulietta si fidanzarono dal basso"
Arnoldo Mondadori editore, 1990 Arnoldo Mondadori editore, 1993
|
di Alice Zanca
fonti: La Stampa, Corriere della Sera, ANSA, Repubblica, Il Fatto Quotidiano
Bruxelles: è sì all'eutanasia per i minori
Mercoledì, 27 novembre 2013
Questa volta a scatenare le reazioni della Chiesa e dei ricercatori è il decreto approvato a Bruxelles circa l'estensione dell'eutanasia ai minori.
Già consentita in Olanda dal 2004, anche se con vincoli d'età, ora la somministrazione della "dolce morte" a bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni potrà avvenire anche nelle cliniche belghe. I minori, che dovranno richiedere personalmente l'iniezione, verranno comunque sottoposti ad un controllo psicologico che ne certifichi la capacità di giudizio. Inoltre dovrà essere espresso l'assenso dei genitori o dei tutori legali del minorenne qualora questo venisse giudicato malato terminale e psicologicamente idoneo da un'equipe medica.
In Italia i partiti hanno preso posizione dichiarandosi perlopiù in disaccordo con il Senato belga, come nel caso di Udc e Ncd. Proprio da quest'ultimo arriva un appello del Sen. Antonio Gentile che invita il ministro Bonino a "far sentire la voce autorevole della nostra protesta come italiani e come europei" e continua "È una cosa che l'Europa non può in alcun modo permettere e che offende il principio di intangibilità della vita dei minori. Non si tratta di una questione etica ma della difesa del principio della vita a cui noi cattolici non rinunceremo mai".
Marco Cappato, esponente Radicale a favore della legalizzazione dell'eutanasia si è invece definito di un altro avviso ''Con questo voto il Senato belga si assumerà la responsabilità di non lasciare senza risposta quei minorenni che, insieme ai genitori e medici, sono sottoposti nella fase terminale di malattia a una tortura implacabile e definitiva". Proprio in seguito a questo decreto, che nel Senato belga ha ottenuto 13 voti a favore contro 4, i Radicali dell'Associazione Luca Coscioni stanno raccogliendo sottoscrizioni online sul sito www.eutanasialegale.it sulla proposta di legge depositata alla Camera dei Deputati che conta già 67000 firme.
La Chiesa Cattolica, rappresentata dal mons. Elio Sgreccia, rimane ferma sui suoi valori. Queste le parole del cardinale Presidente della Fondazione Ut Vitam habeant alla Radio Vaticana: «È un salto. Un salto abissale, sotto il livello di civiltà, di umanità.Vorrei ricordare che la Carta dei Diritti dell'Uomo, del 1948, ha dato luogo ad un insieme di diritti di carattere etico-giuridico che appunto protegge il bambino, il minore, anche dalle sperimentazioni. Non consente, soprattutto, la violazione del diritto alla vita».
Questa volta a scatenare le reazioni della Chiesa e dei ricercatori è il decreto approvato a Bruxelles circa l'estensione dell'eutanasia ai minori.
Già consentita in Olanda dal 2004, anche se con vincoli d'età, ora la somministrazione della "dolce morte" a bambini e adolescenti al di sotto dei 18 anni potrà avvenire anche nelle cliniche belghe. I minori, che dovranno richiedere personalmente l'iniezione, verranno comunque sottoposti ad un controllo psicologico che ne certifichi la capacità di giudizio. Inoltre dovrà essere espresso l'assenso dei genitori o dei tutori legali del minorenne qualora questo venisse giudicato malato terminale e psicologicamente idoneo da un'equipe medica.
In Italia i partiti hanno preso posizione dichiarandosi perlopiù in disaccordo con il Senato belga, come nel caso di Udc e Ncd. Proprio da quest'ultimo arriva un appello del Sen. Antonio Gentile che invita il ministro Bonino a "far sentire la voce autorevole della nostra protesta come italiani e come europei" e continua "È una cosa che l'Europa non può in alcun modo permettere e che offende il principio di intangibilità della vita dei minori. Non si tratta di una questione etica ma della difesa del principio della vita a cui noi cattolici non rinunceremo mai".
Antonio Gentile, Ncd, nella foto (Wikipedia) ancora membro del Pdl |
Marco Cappato, esponente Radicale a favore della legalizzazione dell'eutanasia si è invece definito di un altro avviso ''Con questo voto il Senato belga si assumerà la responsabilità di non lasciare senza risposta quei minorenni che, insieme ai genitori e medici, sono sottoposti nella fase terminale di malattia a una tortura implacabile e definitiva". Proprio in seguito a questo decreto, che nel Senato belga ha ottenuto 13 voti a favore contro 4, i Radicali dell'Associazione Luca Coscioni stanno raccogliendo sottoscrizioni online sul sito www.eutanasialegale.it sulla proposta di legge depositata alla Camera dei Deputati che conta già 67000 firme.
La Chiesa Cattolica, rappresentata dal mons. Elio Sgreccia, rimane ferma sui suoi valori. Queste le parole del cardinale Presidente della Fondazione Ut Vitam habeant alla Radio Vaticana: «È un salto. Un salto abissale, sotto il livello di civiltà, di umanità.Vorrei ricordare che la Carta dei Diritti dell'Uomo, del 1948, ha dato luogo ad un insieme di diritti di carattere etico-giuridico che appunto protegge il bambino, il minore, anche dalle sperimentazioni. Non consente, soprattutto, la violazione del diritto alla vita».
Sono dello stesso parere anche Lorenzo D'Avack, vicepresidente del Comitato nazionale di bioetica preoccupato di possibili interpretazioni erronee della volontà dei minori, e Amedeo Bianco, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici che ricorda: ''L'eutanasia, in assoluto è vietata dal nostro Codice penale ed anche dal Codice deontologico medico''.
Qui sotto il video dell'approvazione del Senato di Bruxelles
di Alice Zanca
31 edizione Torino film festival
TORINO HA OSPITATO LA 31° EDIZIONE DI TORINO FILM FESTIVAL
Dal 22 al 30 novembre si è tenuto a Torino il 31° Film Festival, diretto per la prima volta da Paolo Virzì, apprezzato regista livornese di numerosi film premiati non solo in Italia ma anche all'estero, come 'Ferie d'Agosto', 'Ovosodo' e 'Caterina va in città'. La nostra città è stata invasa dai manifesti creati dall'illustratore Gianni Pacinotti che ha realizzato un'immagine da amarcord cinefilo: un bacio appassionato sullo schermo e un ragazzino con le orecchie a sventola che lo guarda incantato.
Ad accogliere gli amanti del cinema, di fronte a Palazzo Madama, troneggiavano le tre lettere scarlatte e cubitali simbolo del festival.
Il TFF ha avuto un inizio ironico, né troppo sobrio né sprecone, infatti la 'madrina' del festival Luciana Litizzetto si è presentata all'inaugurazione con un 'red carpet' portato direttamente da casa. Il festival è stato animato da sorprese ed effetti speciali: a partecipare alle serate sono stati invitati anche gli artisti del circo Vertigo. Per acquistare i biglietti nella biglietteria allestita in Via Montebello di fronte al Cinema Massimo, sede del TFF, il popolo torinese e non,si è messo in coda sotto la Mole fin dal mattino.
I film in concorso sono stati numerosissimi, sia italiani che stranieri. Questi ultimi sono stati proiettati in lingua originale, ma con i sottotitoli. Per quanto riguarda i film italiani i più apprezzati sono stati 'Il treno va a Mosca' e 'La mafia uccide solo d'estate'.
Per ulteriori informazioni, vedere il sito ufficiale del Torino Film Festival
FONTI
Quotidiano 'la stampa': sito
Di Caterina Bertolino
Dal 22 al 30 novembre si è tenuto a Torino il 31° Film Festival, diretto per la prima volta da Paolo Virzì, apprezzato regista livornese di numerosi film premiati non solo in Italia ma anche all'estero, come 'Ferie d'Agosto', 'Ovosodo' e 'Caterina va in città'. La nostra città è stata invasa dai manifesti creati dall'illustratore Gianni Pacinotti che ha realizzato un'immagine da amarcord cinefilo: un bacio appassionato sullo schermo e un ragazzino con le orecchie a sventola che lo guarda incantato.
Il manifesto della 31° edizione del Torino Film Festival (fonte Google)
Ad accogliere gli amanti del cinema, di fronte a Palazzo Madama, troneggiavano le tre lettere scarlatte e cubitali simbolo del festival.
Il TFF ha avuto un inizio ironico, né troppo sobrio né sprecone, infatti la 'madrina' del festival Luciana Litizzetto si è presentata all'inaugurazione con un 'red carpet' portato direttamente da casa. Il festival è stato animato da sorprese ed effetti speciali: a partecipare alle serate sono stati invitati anche gli artisti del circo Vertigo. Per acquistare i biglietti nella biglietteria allestita in Via Montebello di fronte al Cinema Massimo, sede del TFF, il popolo torinese e non,si è messo in coda sotto la Mole fin dal mattino.
I film in concorso sono stati numerosissimi, sia italiani che stranieri. Questi ultimi sono stati proiettati in lingua originale, ma con i sottotitoli. Per quanto riguarda i film italiani i più apprezzati sono stati 'Il treno va a Mosca' e 'La mafia uccide solo d'estate'.
Per ulteriori informazioni, vedere il sito ufficiale del Torino Film Festival
FONTI
Quotidiano 'la stampa': sito
Di Caterina Bertolino
Kepler 78b, la 'Terra di fuoco'
È stato scoperto Kepler 78b, l'esopianeta più simile alla terra
È stato individuato un esopianeta, ovvero un pianeta non appartenente al Sistema Solare, molto simile alla Terra. Il merito di questa scoperta è da attribuire in parte anche all'Italia: Kepler 78b, questo è il nome dell'esopianeta, è stato scoperto e studiato nei mesi passati grazie alle osservazioni da terra con il TNG, il telescopio nazionale italiano Galileo, posto alle isole Canarie e al telescopio spaziale Kepler, della NASA.
È stato individuato un esopianeta, ovvero un pianeta non appartenente al Sistema Solare, molto simile alla Terra. Il merito di questa scoperta è da attribuire in parte anche all'Italia: Kepler 78b, questo è il nome dell'esopianeta, è stato scoperto e studiato nei mesi passati grazie alle osservazioni da terra con il TNG, il telescopio nazionale italiano Galileo, posto alle isole Canarie e al telescopio spaziale Kepler, della NASA.
Kepler 78b dista circa 400 anni luce dal nostro pianeta, ha un nucleo di ferro, è costituito in gran parte da roccia e orbita intorno alla stella Kepler-78. Esso è uno dei più piccoli esopianeti mai osservati, proprio perché le sue dimensioni sono molto simili a quelle della Terra. Il suo raggio infatti è solo 1,17 volte quella del nostro pianeta, mentre la massa è 1.86 e dunque la sua densità media è di 5,57 grammi per centimetro cubo, di poco maggiore rispetto a quella della Terra, che è 5.51.
I due pianeti messi a confronto con le relative misure (fonte Google )
Purtroppo l'esopianeta non è abitabile a causa della sua elevatissima temperatura, stimata intorno ai 3000 gradi, dovuta alla vicinanza (poco più di un milione di chilometri) dalla sua stella. Inoltre il periodo di rivoluzione dell'esopianeta è di sole 8,5 ore, che dunque corrispondono alla durata di un anno. Proprio per questo si ritiene che Kepler 78b verrà inglobato dalla stella madre entro un paio di miliardi di anni. La Missione Kepler in ogni caso proseguirà alla ricerca di altri pianeti dato che gli ingegneri della missione sono riusciti a rimettere in funzione il telescopio spaziale, che a maggio aveva perso due delle quattro ruote utilizzate per sua rotazione,diventando inutilizzabile.
Il Sole 24 ORE
REDDITO DI CITTADINANZA: SCONTRI TRA M5S E PD
Mentre
nella maggioranza si dibatte su come migliorare la legge di
stabilità, è arrivata la proposta di legge del Movimento 5 Stelle
sul reddito di cittadinanza o minimo garantito, uno dei punti clou
della campagna elettorale e del programma dei pentastellati. Il testo
prima verrà discusso in Rete e poi presentato in parlamento, con Sel
e forse una parte del PD pronti ad appoggiarla. Ma è proprio con il
Partito Democratico specialmente con il viceministro Fassina, che il
movimento di Grillo
si è maggiormente scontrato, con l'accusa da parte del pidiellino
che definisce la proposta impraticabile.
600
EURO AL MESE PER I DISOCCUPATI E I PENSIONATI
La
proposta di legge prevede un reddito di 600 euro erogato dallo
stato a chiunque
abbia perso il lavoro e chi, pur lavorando, non riesca a superare la
soglia di povertà: in questo caso invece si provvederà ad
integrare il reddito fino a quota 600. Il tutto costa circa 20
miliardi ricavabili dalle pensioni d'oro e con i tagli alla Difesa.
ISTAT ha recentemente stimato che tutte le pensioni in Italia
superiori ai 3000 euro al mese ci costano circa 45 miliardi di euro, M5S e Sel pensano attraverso il taglio di
questi redditi di trovare risorse per il reddito di cittadinanza, che
viene considerata una riforma indispensabile per migliorare la qualità
della vita degli italiani e si spera che potrà portare ad un aumento del
benessere e dei consumi che nel 2013 hanno raggiunto minimi storici.
LO
SCONTRO: FASSINA VS M5S
Il sottosegretario all'economia Fassina contesta la veridicità delle
coperture e conferma il suo no alla mozione definendola
"impossibile" e accusando i pentastellati di demagogia. Recentemente però Il Fatto Quotidiano ha riportato come la
riforma sia possibile, screditando la posizione di Fassina che
facendo finta di non capire si riferisce alla cifra lorda che
effettivamente sarebbe di circa 30 miliardi.
Coperture
o non coperture una cosa è certa, la riforma sarebbe un passo contro
la povertà in aumento nel 2013, anche se probabilmente l' Italia non
è ancora pronta ad approvare una riforma che, seppur fondamentale,
ha costi non indifferenti e forse troppo difficili da arginare.
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