martedì 2 aprile 2013

Juventus-Inter: è stato un derby


Sabato alle ore 15 la Juventus si è imposta sull’Inter per 1-2.

Il big match del sabato di Pasqua è stato senza dubbio Juve-Inter: una partita che forse non è più quella di una volta, caratterizzata dai grandi nomi e dal prestigio internazionale, ma che ha conservato la cattiveria agonistica dei due schieramenti nonché il suo fascino irresistibile.
I rapporti fra i due club non sono mai stati idilliaci, ma si sono ulteriormente aggravati dopo gli scandali di Calciopoli e l’assegnazione dei due titoli conquistati dalla vecchia signora proprio agli odiati nerazzurri. Questo clima di mal sopportazione si evince anche dalle parole del pre-partita di Stramaccioni che, da bravo dipendente qual è, aveva detto “ io alla Juve? Mi pare dura” ( per l’intervista integrale vai su Tuttosport ), al contrario di Conte, che aveva sostenuto che da buon professionista una persona deve essere pronta ad allenare qualunque squadra, anche l’Inter.
La Juve era arrivata alla partita da prima della classe e la differenza sul piano qualitativo e agonistico con l’Inter si è vista, anche perché la squadra di Moratti non è più quella del famoso triplete, quella allenata da Mourinho. Quella del miglior Milito, di Maicon , Sneijder, Lucio, Materazzi & Co.
Quagliarella: «Gol? Frutto dell'istinto»

La partita è stata sbloccata da Quagliarella al 3’, per poi essere riequilibrata da Palacio al 54’, ma è stata infine chiusa da Matri al 60’. L’Inter recrimina per un rigore ( dubbio) non concesso a Cassano  e per l’espulsione di Cambiasso al 90’ ( per la formazione, la cronaca e le statistiche della partita, clicca qui ).


di Luca Vernero
 Foto: Tuttosport

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