martedì 16 aprile 2013

No more hurting people




Questa è la foto che da 24 ore impazza sui siti. Questo è il sorriso sdentato di cui un bambino di otto anni, Martin, è stato privato a causa di due bombe sganciate ieri a Boston durante una maratona a soli dodici secondi di distanza. Nello stesso istante in cui il 117esimo atleta oltrepassa il traguardo venne consumata la tragedia, per un bilancio totale di 3 morti e 176 feriti sui marciapiedi di Boylston Street.

Si segue un'ipotetica pista di un attentato a sfondo politico, dal momento che l'ordigno è stato ritrovato nello stesso luogo in cui il governatore del Massachusetts era seduto poco prima della tragedia. Nel frattempo, gli inquirenti hanno anche trovato un comando elettrico che si pensa sia stato utilizzato per attivare lo scoppio delle bombe e, a causa di una fuga di notizie, siamo a conoscenza che uno dei due ordigni sarebbe stato messo in una pentola a pressione, colma di bulloni, chiodi e pezzi di metallo, a sua volta contenuta in uno zaino.

«Scopriremo i colpevoli di questo atto codardo e li assicureremo alla giustizia» afferma il presidente Obama, come se accogliesse la richiesta di pace che il piccolo Martin chiede in foto. «Il popolo americano - dichiara - si rifiuta di essere intimidito dal terrorismo» 

di Maria Orlandi 
 

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