"[...] Ad un certo punto, mi sono trovato solo con un poliziotto. Questi si chinò verso di me e mi disse: "Se provi ad alzarti e ad andartene, ti riduco in poltiglia e ti uccido. Ti lascio in un bagno di sangue."
La serata è stata descritta in maniera molto diversa dagli ufficiali di polizia in Tribunale. [...]
[...] Ero stato educato a pensare che la polizia è onesto difensore della sicurezza pubblica. Mia sorella faceva parte dei carabinieri, nientemeno! Al momento mi sembrò che si comportassero più come gangster. [...]
[...] A questo punto, Amanda era già crollata. Come più tardi racconterà, gli inquirenti sostenevano di avere concrete prove che lei si trovasse nella casa di via della Pergola la notte che Meredith fu uccisa. Quando lei disse di non ricordare tutto ciò, loro la minacciarono con trenta anni di carcere e la colpirono ripetutamente alla testa. (La polizia ha negato di averla minacciata in qualsiasi modo). [...] Poi arrivò un suono che gelò le mie ossa: la voce di Amanda che chiedeva aiuto nella stanza a fianco. Lei gridava in italiano "Aiuto!Aiuto!". [...]
[...] Per me la notte non era ancora terminata. Mentre Amanda viveva il suo incontro faccia a faccia con Mignini, io fui portato in un'altra stanza e fui coperto di minacce ed di insulti.
"Tu non sai cosa hai fatto" disse qualcuno. "La tua famiglia sarà distrutta. Tu passerai i prossimi 30 anni in prigione".
O ancora: "Il tuo povero padre, come prenderà questa storia. Cosa ha fatto per meritarsi un figlio come te? Tu devi dirci cosa è successo!". [...]
[...] Io fui portato al reparto medico della Questura e mi fu detto di spogliarmi. "Levati tutto," mi dissero, "anche le tue mutande". [...] mi fecero camminare attorno di fronte ad un dottore donna. Mi sono sentito così imbarazzato che non l'ho neanche guardata. Dopo alcuni minuti, lei prese un paio di forbici e mi tagliò alcuni capelli dalla testa e un campione del mio pelo pubico. Questo fu fatto per stabilire il mio profilo del DNA, essi dissero. Di certo, avrebbero potuto prelevare un campione con un tampone dalla mia bocca. O prendere i campioni di peli con i miei vestiti ancora addosso. [...]
di Susanna Disegni
di Susanna Disegni
Nessun commento:
Posta un commento