venerdì 29 novembre 2013

Un mese dalla morte del cantante Lou Reed.

27 ottobre 2013- Si spegne per sempre la fiamma del cantante rock Lou Reed. 
Un mese dalla sua morte.

Lo ascoltavamo di notte alla radio o sui vinili, quando non riuscivamo a capire il mondo e ci sembrava che questo ci stesse fregando, che ci volesse intrappolare, e adesso a 71 anni e lui che ha fregati tutti.
La sua voce cavernosa, il suo sguardo malinconico e i suoi testi crudi sono passati alla storia, fondatore e leader dei Velvet Underground, porta alla luce storie di bassifondi di New York, storie di sesso, di droga, di giovani violenti e tormentati, di cui lui stesso faceva parte.

(fonte il messaggero)


All’età di circa 15 anni venne sottoposto a un elettroshock per cercare di rimediare alla sua tendenza bisessuale, questa in modo particolare è una delle tante esperienze che ha segnato il cantante, in seguito scriverà la canzone ‘kill your sons


"All your two-bit psychiatrists are giving you electro shock
They say, they let you live at home, with mom and dad
Instead of mental hospital
But everytime you tried to read a book
You couldn't get to page 17."


La band rientra nella Factory, il seguito di artisti di Andy Warhol

(fonte Frank Pictures Gallery)
"Andy Warhol mi disse che quello che facevamo con la musica era quello che stava facendo lui con la pittura e i film e la scrittura. Nella mia testa nessuno stava facendo qualcosa nella musica che si avvicinasse anche lontanamente a qualcosa di vero e grande, tranne noi."


Infatti è proprio quest’ultimo che produce il loro primo album, e presenta alla band la cantante tedesca Nico, affascinante presenza femminile che rimarrà all’interno del gruppo per solo un anno.

(fonte Tafter)
"A Lou piaceva manipolare le donne. Voleva farlo anche con me, programmarmi. Me lo disse anche."                           


Ma le diverse opinioni portarono Reed e Warhol a separarsi per prendere differenti strade, entrambe però destinate alla gloria.

 Il secondo album viene invece prodotto da un fan della band, il cantante David Bowie, ed ecco che oltre ad essere nata una collaborazione artistica nasce anche una grande amicizia che legherà i due cantanti fino alla fine.






 Ed è proprio alla fine che siamo giunti quando Lou Reed, diventato ormai cantante solista, muore inaspettatamente a New York. Precedentemente era stato sottoposto a un trapianto di fegato, e aveva dichiarato :
« Non vedo l'ora di essere su un palco a esibirmi, di scrivere nuove canzoni per entrare in contatto con i vostri cuori, i vostri spiriti e l'universo per ancora tanto tempo. »


La notizia della sua morte è stata data dal sito web Rolling Stone.






"I don't know just where I'm going
But I'm gonna try for the kingdom if I can
'Cause it makes me feel like I'm a man
When I put a spike into my vein
And I feel just like Jesus' son

When I'm closing in on death
And you can't help me, not you guys
Or all you sweet girls with all your sweet talk
You can all go take a walk

Heroin, be the death of me
Heroin, it's my wife and it's my life, ha-ha
Because a mainer to my vein
Leads to a center in my head

Man thank God that I'm good as dead
And thank your God that I'm not aware
And thank God that I just don't care
And I guess that I just don't know.."





David Bowie ha detto del suo vecchio amico: "era un maestro."
Patti Smith, dice di quando incontrò per la prima volta il cantante nel 1970, " Reed portò la sensibilità dell'arte e della letteratura nella musica rock".

E così noi, fans, lo ricordiamo e lo ricorderemo sempre.




Fonti: Rolling Stone
          Edizioni
          Rolling Stone 


di Vittoria Sciarrillo.

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