LA TRAGEDIA DELL'AMIANTO ALL'OLIVETTI

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L'Olivetti, l'azienda che ha dato lavoro a molti italiani, ora indagata per la morte di alcuni operai, causata dall'esposizione alla polere di amianto in fabbrica.
I parenti degli operai hanno rilasciato interviste nelle quali ricordano i racconti dei famigliari defunti, quando lavoravano all'Olivetti.
E' sorprendente come, nonostante l'Olivetti abbia portato alla morte i propri cari, alcuni non vogliano lo stesso accusarla poiché, grazie a questa, sono riusciti a mantenere la propria famiglia e ad andare avanti.

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L'amianto è la causa di tutto questo, un parente intervistato racconta: "Al lavoro indossava un grembiule nero che portava a casa una volta la settimana. Lo scuoteva prima di metterlo in lavatrice per eliminare la polvere. Era completamente banco". La polvere che loro chiamavano ingenuamente "borotalco", non era altro che asbesto,  comunemente chiamato amianto.

C'era chi immergeva le mani nella polvere per tirare fuori le parti delle apparecchiature elettroniche da assemblare, tutto il giorno, tutti i giorni.
Questa era il lavoro che dovevano fare per guadagnarsi da vivere, per portare a casa il pane.
L'Inail ha riconosciuto la malattia professionale e dato qualche centinaio di euro al mese alle famiglie, ma questi non bastano per risarcire la mancanza di una persona.



A cura di Matteo Argenton e Alessia Liffredo.
Fonte "La Stampa"