Anni '50: l'America progetta un disco volante
Foto presa da: Focus |
Eccolo qua, sembra fantascienza, ma è tutto reale. I documenti riguardo al progetto sono stati declassificati e resi pubblici qualche giorno fa; avrebbe dovuto volare fino all'altezza di 19.000 metri e a una velocità di 4000 km\h, alimentato da una turbina centrale che, sfruttando la forza centrifuga, lo avrebbe sollevato.
Ma, in seguito a vari tentativi di realizzazione, e di non successo, il progetto venne tristemente cancellato nel 1961.
Negli stessi documenti c'è un accenno a un possibile avanzamento del progetto, e che, addirittura, l'oggetto volante sia riuscito ad andare nello spazio; si dice inoltre che il Pentagono lo tenga in CANTINA. Ovviamente è una bufala, poiché l'oggetto in questione non è mai riuscito a volare, quindi, propriamente non è nemmeno un oggetto volante.
La parte relativa ai progetti e ai tentativi però è veritiera: in piena Guerra Fredda e alla vigilia della crisi dei missili di Cuba l'America cercava un'arma, qualcosa che "gli altri" non potessero avere e fermare:
Esattamente questo! Un prototipo di oggetto volante chiamato Avrocar, costruito negli anni '50, per l'appunto. Riuscva a "galleggare" sul terreno e andava solamente alla velocità di 55 km\h, inutile dire che il progetto fu un fallimento. Successive prove al Nasa Research Center dimostrarono che l'oggetto a disco non avrebbe mai potuto raggiungere la velocità e l'altezza desiderata.
Piccola curiosità: l'America non fu l'unica a cercar di creare il suo disco volante, pure la Germania si cimentò in questo progetto, difatti, durante la Seconda Guerra Mondiale, cercò di creare un aereo quasi paranormale con il quale conquistare l'intero pianeta; i modelli venivano chiamati V7, e furono abbandonati alla fine del conflitto.
Tutt'oggi, 2013, progettare aerei di forma ovale è pura utopia, anche se, gli studi per realizzare questo sogno 'nerd' sono sempre più frequenti, poiché vengono considerati il futuro dell'aereonautica. Si spera che in un futuro prossimo avremo anche noi i nostri personali UFO, e, nel frattempo, non ci rimane che osservare il cielo e sperare di vederli.
Fonti: Focus e Wikipedia
Fonti: Focus e Wikipedia
Riccardo Toni.
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