Il web danneggia te e chi ti sta attorno
L'invenzione del web ha semplificato la vita alle nuove generazioni, ma se usato in modo poco corretto, può causare danni di cui a fatica immaginiamo la portata.
E' il caso di una quattordicenne che, a 30 kilometri da Bari, è stata violentata più volte da dieci ragazzi, dopo esser stata la vittima di un pesante scherzo da parte di una delle sue amiche. Questa dopo un litigio, ha creato un profilo facebook falso, pubblicando a nome della vittima una singola frase: "disponibile a tutto", seguita dal numero di telefono. L'adolescente è stata tormentata da chiamate e messaggi di ragazzi, decisamente più grandi di lei, che la molestavano. Queste tremende proposte sono sfociate, nella primavera del 2012, in uno stupro di gruppo. Una sera, rincasando, è stata fermata da un gruppo di ragazzi che le proneva un giro in scooter. Lei ha accettato, credendo nelle buone intenzioni dei ragazzi; questi l'hanno portata in un anfiteatro nella periferia della città, dove hanno abusato a turno di lei, mentre gli altri la deridevano e si divertivano ad osservare lo stupro. Dopo questo evento un ragazzo le si è mostrato amichevole, guadagnandosi la fiducia della ragazza. una sera le ha proposto un giro in moto, al termine del quale si è approfittato di lei. L'adolescente, spaventata, non ha subito denunciato le violenze, ma consigliata da amiche e parenti, ha trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri, che sono riusciti ad identificare solo sette ragazzi tra i 18 e i 24 anni, ora condannati agli arresti domiciliari.
Fonti: La Stampa, cronaca.
Questo non è un episodio isolato. A Monza, un'altra ragazza di quattordici anni si è ritrovata in un'analoga situazione. Innamoratasi di un ragazzo di diciannove anni, ha ceduto alle sue richieste di inviargli foto in atteggiamenti osè, sperando così di guadagnarsi il suo amore. Il ragazzo ha condiviso le foto con i suoi amici e le ha pubblicate su Facebook. La ragazza è stata immediatamente vittima di insulti e denigrazione da parte dei compagni. Dopo aver pubblicato le immagini, il ragazzo non si era più fatto sentire, per poi comparire qualche giorno dopo con una nuova richiesta: questa volta pretendeva un video. La ragazza era combattuta e si è confidata con un amico, che l'ha convinta a fare il passo, se desiderava ricevere l'ammirazione del diciannovenne. Dopo aver inviato il video, il ragazzo l'ha immediatamente caricato su youtube, costringendo la quattordicenne a subire altre ingiurie ed insulti. Una volta venuti a conoscenza di ciò che stava subendo la figlia, i genitori hanno sporto denuncia contro il ragazzo, ora condannato a 2 anni ed 8 mesi di carcere.
Fonti: La Stampa, cronaca.
E' quindi fondamentale saper mantere un corretto comportamento nei confronti di social network e del web, perchè se ci si trova davanti a persone senza scrupoli si posso avere pesanti conseguenze.
(Becchio Mara, Colombo Bianca, Costamagna Camilla)
E' il caso di una quattordicenne che, a 30 kilometri da Bari, è stata violentata più volte da dieci ragazzi, dopo esser stata la vittima di un pesante scherzo da parte di una delle sue amiche. Questa dopo un litigio, ha creato un profilo facebook falso, pubblicando a nome della vittima una singola frase: "disponibile a tutto", seguita dal numero di telefono. L'adolescente è stata tormentata da chiamate e messaggi di ragazzi, decisamente più grandi di lei, che la molestavano. Queste tremende proposte sono sfociate, nella primavera del 2012, in uno stupro di gruppo. Una sera, rincasando, è stata fermata da un gruppo di ragazzi che le proneva un giro in scooter. Lei ha accettato, credendo nelle buone intenzioni dei ragazzi; questi l'hanno portata in un anfiteatro nella periferia della città, dove hanno abusato a turno di lei, mentre gli altri la deridevano e si divertivano ad osservare lo stupro. Dopo questo evento un ragazzo le si è mostrato amichevole, guadagnandosi la fiducia della ragazza. una sera le ha proposto un giro in moto, al termine del quale si è approfittato di lei. L'adolescente, spaventata, non ha subito denunciato le violenze, ma consigliata da amiche e parenti, ha trovato il coraggio di rivolgersi ai carabinieri, che sono riusciti ad identificare solo sette ragazzi tra i 18 e i 24 anni, ora condannati agli arresti domiciliari.
Fonti: La Stampa, cronaca.
Questo non è un episodio isolato. A Monza, un'altra ragazza di quattordici anni si è ritrovata in un'analoga situazione. Innamoratasi di un ragazzo di diciannove anni, ha ceduto alle sue richieste di inviargli foto in atteggiamenti osè, sperando così di guadagnarsi il suo amore. Il ragazzo ha condiviso le foto con i suoi amici e le ha pubblicate su Facebook. La ragazza è stata immediatamente vittima di insulti e denigrazione da parte dei compagni. Dopo aver pubblicato le immagini, il ragazzo non si era più fatto sentire, per poi comparire qualche giorno dopo con una nuova richiesta: questa volta pretendeva un video. La ragazza era combattuta e si è confidata con un amico, che l'ha convinta a fare il passo, se desiderava ricevere l'ammirazione del diciannovenne. Dopo aver inviato il video, il ragazzo l'ha immediatamente caricato su youtube, costringendo la quattordicenne a subire altre ingiurie ed insulti. Una volta venuti a conoscenza di ciò che stava subendo la figlia, i genitori hanno sporto denuncia contro il ragazzo, ora condannato a 2 anni ed 8 mesi di carcere.
Fonti: La Stampa, cronaca.
E' quindi fondamentale saper mantere un corretto comportamento nei confronti di social network e del web, perchè se ci si trova davanti a persone senza scrupoli si posso avere pesanti conseguenze.
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